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Week 21-Life is wonderful

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Description

Illustrazione per una scena della mia fanfiction demenziale, Kuroshihellsing, e in particolare del capitolo "caccia al Dottore".
Per riassumere, abbiamo mandato i nostri folli concorrenti allo sbaraglio per lo spazio e per il tempo, alla ricerca di un uomo di cui conoscevano non l'aspetto fisico, non il comportamento, ma solo il nome, fittizio per giuna: "Dottore"...
Insomma, una missione impossibile. Ma, come direbbe il Doc stesso, niente è impossibile, solo improbabile! E così, dopo un mucchio di assurde disavventure nel tempo (e un rapimento sul pianeta delle amazzoni XD) i nostri eroi, aiutati da strane creature di nome toclafane (che i fans del Doctor Who conosceranno bene, hihi...) lo hanno beccato così:
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Il nostro intrepido gruppo di esploratori sbucò in quello che sembrava uno scorcio del paradiso terrestre. Si trattava di un pezzo di radura aperta, contornata da alberi secolari di specie tutte diverse fra loro. L’intero spiazzo era ricoperto di erba altissima, piante arbustive di ogni genere e colore, un tripudio di foglie, di fiori, e perché no, di semi come quelli dei denti di leoni, che volteggiavano nell’aria al minimo soffio di brezza.
C’erano gigli tigrini, tarassaco giallo brillante, cardi, carciofi, trifoglio fiorito dai fiori dolcemente profumati, e l’aria frizzante sapeva di mille odori e sapori diversi, come se tutti i cibi dolci del mondo fossero stati rovesciati per terra di fronte a loro, freschi, e ora emettessero a intermittenza i loro profumi.
Come se tutto ciò non fosse già abbastanza perfetto, il sole stava tramontando, lontano, oltre una serie di colline verdi e di montagne dai pendii smussati, prive di ogni cima aguzza o di ogni asperità violenta, e indorava il mondo come in un quadro, irreale e contemporaneamente così naturale, così struggente, che il cuore esultava e non si poteva non pensare “questo è il mondo. Questa è la vita. Il Sole sta salutando la piana e per un attimo tutto ciò che vedo è oro che vive”.
Solo una cosa non sembrava affatto naturale e stava lì, ferma, a rompere il paesaggio idilliaco: era una cabina telefonica per la polizia, di colore blu, come quelle che un tempo venivano installate in Gran Bretagna.
Lo sportello della cabina si aprì e dall’interno di quel curioso box ne uscì un uomo; egli era alto, tanto che l’erba gli arrivava appena alla vita, e sembrava molto magro dentro il completo formale bruno, a righe, che indossava. Aveva una testa piccola, dai lineamenti strani, che si potevano anche definire gradevoli, e gli occhi grandi attorniati da un reticolo di tante piccole rughe che davano al suo sguardo un sentore di antichità, come se quelli fossero gli occhi di un uomo molto vecchio e saggio, impiantati su un volto troppo più giovane di come avrebbe dovuto essere.
Un ciuffo molto voluminoso, e completamente spettinato, di capelli castani sovrastava il volto sottile e affilato, con un effetto generale allegro. Si, ecco, quell’uomo metteva allegria.
Come se la sua comparsa fosse stato un segnale, uno stormo di farfalle luminescenti, di una razza che non troverete probabilmente sulla terra e che cercavano rifugio per la notte imminente, gli svolazzò davanti.
L’uomo protese una mano e uno degli insetti si posò sul suo dito teso. Era un animale bellissimo, quello, con grandi ali colorate divise in fulgenti settori rossi e blu, le antenne che si muovevano allegramente alla ricerca di segnali chimici nell’aria.
«Ciao, piccola …» Sussurrò l’uomo, mettendo l’altra mano sopra la farfalla, ma senza mai toccarla, come se volesse proteggerla « … Sei splendida …».
Alucard tirò su con il naso, rumorosamente, e ruppe l’idillio.
«Cos’è quello?» Domandò Walter, indicando l’uomo piuttosto che l’assurda cabina blu alle sue spalle «Una specie di predicatore magico primordiale della natura, dell’amore e della vita?»
«Se fosse un predicatore magico e primordiale della natura, dell’amore e della vita, credo che indosserebbe un vestito di foglie di fico» replicò Alucard, dando sfogo alla sua fervida immaginazione, che confondeva volentieri con le verità della vita «Oppure con una foglia di fico sola …»
«Si, forse hai ragione …»


Da "Kuroshihellsing"
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11thDoctor's avatar
love what you did with the colour! black/white except the butterflies, it's brilliant!